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Analisi Red Bull Powertrains è il figlio problematico della Red Bull e di Verstappen

Red Bull Powertrains: Il figlio problematico di Red Bull e Verstappen

16 aprile A 12:00
  • Ludo van Denderen

Non ci si poteva aspettare altro da Christian Horner. In qualità di team principal e di responsabile ultimo del progetto motore interno, il britannico non può proclamare a gran voce ai media che lo sviluppo dei Red Bull Powertrains (RBPT) è un vero problema. Tuttavia, dalle parole di Horner, riportate da Motorsport.com, si può dedurre che il progetto non sta filando liscio, cosa che GPblog ha già sentito in passato.

Horner ha dichiarato che finora "tutti gli obiettivi" sono stati raggiunti nello sviluppo dei RBPT e parla di una "curva di apprendimento ripida". Il team principal ritiene inoltre "difficile sapere" se la Red Bull Powertrains sia al passo con la concorrenza, almeno in termini di potenza. "Lo sforzo che si sta facendo dietro le quinte è enorme, perché è letteralmente una corsa contro il tempo fino all'inizio del 2026", ha detto Horner.

Tuttavia, chi legge tra le righe percepisce soprattutto dubbi. Nessun altro team - compresa Audi, la squadra che farà il suo ingresso in Formula 1 nel '26 - ha dichiarato che avere un motore pronto in tempo si sta rivelando una sfida non da poco. E così Horner ha lasciato i lettori nel dubbio se la power unit sarà sufficientemente veloce per rimanere ai vertici della F1.

Grandi preoccupazioni interne per i motori Red Bull

Fonti affidabili hanno precedentemente riferito a GPblog che dietro le quinte ci sono effettivamente grandi preoccupazioni sullo sviluppo dei propulsori Red Bull. La storia ha dimostrato che ogni nuovo produttore di motori in Formula 1 ha bisogno di un periodo di avviamento per avere successo in questo sport. Visto che gli austriaci interromperanno la partnership con Honda dopo il 2025 per collaborare con Ford, il rischio di diventare la nuova Alpine, ad esempio, è concreto.

Max Verstappen si rende conto che con la Red Bull ha a disposizione la migliore squadra possibile, con un'auto di altissimo livello progettata da Adrian Newey e una power unit Honda estremamente potente. Il campione del mondo in carica è anche in cima allo sviluppo della RBPT, motivo per cui ci sono delle preoccupazioni. Se c'è una cosa che Verstappen non vuole è vivere in prima persona lo scenario di Lewis Hamilton. L'ex campione sta attualmente svolgendo un ruolo da non comparsa ai vertici Formula 1, e persino raccogliere punti è una sfida pesante, semplicemente perché la sua auto non è più abbastanza competitiva.

Per ora, sembra che Verstappen continuerà a correre per la Red Bull Racing nel '25, anche se la tempesta interna non si è certo placata del tutto. Per le stagioni successive, sarà molto importante - se non decisivo - per l'olandese che l'avventura con RBPT abbia successo. Non è affatto da escludere che, anche con il minimo dubbio in merito, Verstappen possa comunque rifugiarsi altrove dopo il 2025.